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Indennità disoccupazione: arriva anche per gli autonomi

Indennità disoccupazione: arriva anche per gli autonomi
E’ recentissima la decisione della Corte di Giustizia Europea di garantire l’indennità di disoccupazione ai lavoratori autonomi. Fino ad ora l’indennità di disoccupazione è stata garantita solo ai lavoratori dipendenti, mentre gli autonomi, costretti a cessare per cause di forza maggiore la loro attività, non potevano fare affidamento su nessun contributo economico. Una questione che da sempre genera forti polemiche e che recentemente, a causa della crisi che costringe molte attività a chiudere i battenti, è diventata anche una tematica di forte attualità. Ma vediamo cosa prevede la normativa.
La Corte di Giustizia UE con la sentenza C 442/16/2017 ha stabilito quanto segue:
Una persona che ha cessato di essere un lavoratore autonomo a causa della mancanza di lavoro dovuta a ragioni indipendenti dalla sua volontà, dopo aver esercitato una simile attività per oltre un anno, può, analogamente a una persona che abbia involontariamente perso il suo impiego dipendente dopo averlo occupato per un ugual periodo, beneficiare della tutela offerta dallo articolo 7, paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2004/38.
Questo significa che anche i lavoratori autonomi come imprenditori, commercianti e professionisti potranno godere dell’indennità di disoccupazione in caso di cessata attività. Chi cessa l’attività di autonomo dopo un anno di esercizio a causa della comprovata mancanza di lavoro indipendente dalla sua volontà ha infatti, secondo la Corte di Giustizia, gli stessi diritti di chi ha lavorato per un anno come dipendente e si è ritrovato poi senza lavoro.
Quanto detto è valido in qualsiasi stato membro in cui si abbia esercitato un’attività come lavoratore autonomo. La questione è stata sollevata da un lavoratore rumeno immigrato in Irlanda, dove aveva avviato un’attività di imbianchino come lavoratore autonomo. Costretto a cessare la sua attività, il lavoratore rumeno si era iscritto alle liste di collocamento e aveva fatto richiesta dell’indennità prevista per i lavoratori che perdono il lavoro. L’indennità gli era stata negata perché secondo la corte irlandese il lavoratore straniero aveva perduto il suo diritto di risiedere nel paese quando aveva cessato la sua attività. In merito a questo caso la Corte di Giustizia europea si è però espressa a favore del lavoratore rumeno, sostenendo che egli conservava il suo stato di autonomo e aveva diritto sia a risiedere in Irlanda sia ad ottenere l’indennità di disoccupazione.
Un provvedimento epocale che potrebbe portare presto gli stati membri dell’Unione Europea ad allinearsi ad esso con l’emissione di legislazioni conformi. In assenza di un adeguamento degli stati membri, potrebbero infatti esserci delle rivendicazioni da parte degli autonomi di tutta Europa, che farebbero leva sul principio della preminenza del diritto comunitario su quello dei singoli stati. In effetti in Italia una simile disciplina già esiste e si tratterebbe solo di ampliarla a più ampie fasce di professionisti per conformarsi alle deliberazioni del Tribunale Europeo.
Articolista e copywriter freelance, amo scrivere dei più svariati argomenti. Sono un’appassionata di fotografia e video.