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Conguagli sulle bollette: la nuova legge li rende illegittimi

Conguagli sulle bollette: la nuova legge li rende illegittimi

Le famiglie italiane potranno dire finalmente addio alle bollette troppo salate grazie ad una nuova proposta legge. La proposta di legge attualmente all’esame della Commissione Attività produttive della Camera vuole regolamentare i conguagli sulle bollette della luce, dell’acqua e del gas, spesso troppo cari perché riferiti a periodi di tempo piuttosto lunghi e per comportamento illegittimo dei gestori. Si tratta di un provvedimento volto a frenare eventuali violazioni del Codice del consumo messe in atto dai gestori di questi servizi a discapito dei loro clienti.

Per evitare l’arrivo ai consumatori di bollette troppo alte, in grado di mettere addirittura in ginocchio alcune famiglie, la Commissione Attività produttive della Camera sta discutendo sulla possibile entrata in vigore di una legge che proibisca i conguagli sulle bollette relativi a periodi superiori ai due anni. In questi casi la richiesta di pagamento viene considerata illegittima e la compagnia non ha la facoltà di bloccare le utenze alla famiglia che non paga. Sarà in questi casi necessario prima una verifica della legittimità della condotta dell’operatore da parte dell’Authority competente. La violazione di tale disposizione verrà vista come una pratica contraria ai principi di buona fede, correttezza e lealtà.

Solo se l’utente avrà approvato per iscritto una fatturazione per conguagli sulle bollette superiori a due anni tale pratica sarà considerata lecita. Resta inoltre aperta l’opportunità di rateizzare il pagamento, invece di pagarlo tutto in un’unica soluzione. Gli utenti non saranno inoltre obbligati al pagamento di bollette sulla base di consumi stimati nel caso in cui abbiano comunicato gli effettivi consumi attraverso la lettura del contatore.

Il problema principale dei conguagli è che essi arrivano molto tempo dopo il periodo di riferimento e sono difficili da verificare. Il ritardo non può essere attribuito al cliente, ma solo all’operatore, che non può venire meno al suo dovere di correttezza, facendo ricadere sul cliente l’onere di un proprio errore o di un proprio comportamento scorretto o negligente.

Articolista e copywriter freelance, amo scrivere dei più svariati argomenti. Sono un’appassionata di fotografia e video.